Il giardino del Pd


IMG_20151008_160552Quando Alfredo Reichlin uso’ per la prima volta il concetto di ‘Partito della Nazione’ non avrebbe mai pensato che si sarebbe trasformato nello slogan del consociativismo di impronta neorenziana.

Non c’e’ dubbio che la leadership di Matteo piace a quella parte di sinistra che sente per la prima volta il gusto del partito che governa e prende decisioni. Come spesso accade, anche se non e’ del tutto vero, partono quei tormentoni convincenti dotati di quel rapporto causa effetto che riescono a penetrare nel convincimento di molti. Una sinistra che non ha saputo decidere e scegliere, bloccata dalle sabbie mobili delle divisioni interne, ora ha un Renzi spregiudicato che di fronte a un Paese stagnante e paludoso ha il coraggio di abbattere i muri e asfaltare tutto e tutti. Il pericolo sta nella poca intelligenza delle bombe che vengono sganciate  per silurare le ‘incrostazioni’ del sistema Paese e nell’impiego dell’asfalto che a volte copre tutto sotterrando anche quei valori fondanti della storia del centrosinistra italiano.

Il Pd doveva essere quel partito di massa che univa e contaminava il pensiero della sinistra con quello del cattolicesimo democratico. Un incontro di pensieri e una costruzione di futuro. Un pensiero nuovo non somma dei due, non piu’ un compromesso ma un pensiero evoluto, frutto di una avanzata percezione dei mutamenti della societa’ globale e di una risposta futurista e concreta ai ‘nuovi problemi’ del nostro tempo. I valori restano sempre presenti sul campo, e il ‘nuovo pensiero’ avrebbe dovuto tradurli in azione con quel coraggio che si richiede quando il terreno e’ inesplorato e i problemi nuovi non possono essere affrontati con le ricette tradizionali.

E’ questa la rottamazione intelligente che serviva al centrosinistra. Mettere in soffitta i vecchi schemi e lanciare la sfida autorevole all’Europa e al governo globale dell’economia proprio dal cuore dell’Italia da cui la stessa Europa mosse i primi passi.

Renzi e’ stato bravo a conquistare il potere. Continua ad essere bravo a tenerlo ben saldo nelle sue mani ma il solo fatto di avere il Pd al governo non ci puo’ soddisfare se l’azione di governo poggia sul metodo del prendere o lasciare, su equilibrismi consociativi e riforme poco strutturali, poco sistemiche e molto elettorali.

La minoranza del pd non ha gioco facile. Tra uno strappo e un compromesso ha una responsabilita’ non da poco. Il confine tra la disciplina del partito e la liberta’ di portare avanti un pensiero che si ritiene un pensiero ‘di casa’ e’ molto labile.

Non e’ facile il momento, ma il partito della nazione non e’ il mio partito se con questa locuzione si vuole intendere un partito pigliatutto. Rendere normale la compresenza nello stesso spazio di persone con cui non puo’ esserci una condivisione di ideali ma solo di potere e’ un punto di non ritorno che rischia di aumentare le distanze e gli scontri.Questa idea di partito che in Sicilia e’ stata accolta con le fanfare rischia di eliminare il rappoto tra quell’anima del centrosinistra che si era riconosciuta nel progetto dell’ulivo e del pd e la sua classe dirigente.

Reichlin del parito della nazione ricavava la carica di repsonsabilita’ enorme che oggi ha il pd di fronte ad uno scenario politico preoccupante.

Il giardino del pd e’ affollato. La casa pero’ e’ stata svuotata dei suoi stessi residenti.

Cambiamento è coerenza

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Io ho una certa idea di politica e chi pensa dentro o fuori il Pd che la politica sia lo strumento per piazzarsi in qualche poltrona o far pesare i propri numeri per rivendicare posizioni sappia che questo sistema e’ chiuso.

 

Io voglio che la mia citta’ cambi pagina e saro’ coerente fino in fondo.

Giuseppe Grioli

Crocetta al lavoro per Messina

foto incontro Crocetta trisceleAncora una volta il Presidente Rosario Crocetta ha dimostrato con i fatti disponibilità nei confronti di Messina. Ieri all’incontro con i lavoratori Triscele importanti sviluppi. La Regione ha avviato l’iter per il vincolo di archeologia industriale per lo stabilimento di via Bonino.  Si tratta di un primo passo per scongiurare la chiusura di una delle poche realtà produttive della nostra città.

Il Presidente sta lavorando per un incontro tra le varie parti in causa per verificare la possibilità di costruire le basi per un rilancio della produzione e la salvaguardia dei livelli occupazionali.

Rassicurazioni sono arrivate anche per gli orchestrali del Teatro Vittorio Emanuele.

Continuiamo la battaglia con la consapevolezza di non essere soli ma di avere al fianco un Presisidente della Regione che continua a dimostrare concreta vicinanza alla nostra comunità.

Giuseppe Grioli, Segretario Cittadino PD Messina

Messina ce la farà

grioli_crocetta_smallIl Partito Democratico di Messina esprime profonda gratitudine al Presidente della Regione, Rosario Crocetta, che ha messo al centro della sua azione di governo le questioni economico-finanziare del Comune di Messina. Con atti concreti e attraverso una vicinanza costante alla comunità messinese, il Presidente ha favorito una ampia sinergia istituzionale per fare uscire la nostra città dal baratro del dissesto finanziario e facendo uscire dai livelli di guardia alcune vicende per cui negli scorsi giorni altissima è stata la tensione sociale. Insieme al Prefetto, dott. Stefano Trotta sono state individuate strategie concrete per evitare la chiusura di Casa Serena. Attraverso il lavoro del Commissario Straordinario del Comune, dott. Luigi Croce, a cui va l’apprezzamento sincero del PD messinese, insieme con i Revisori dei Conti ed il Consiglio Comunale sono stati varati tutti gli atti propedeutici per consentire al Comune di aderire alle possibilità offerte dal decreto “Salva Comuni”. Con il Commissario c’è stato una confronto serrato, a volte anche duro, ma ispirato sempre da una passione comune verso la difesa dei diritti dei cittadini e della dignità di Messina. A lui rinnoviamo la nostra leale collaborazione per il bene di Messina. Si chiude un anno durissimo per i cittadini messinesi, i lavoratori e le imprese, e le istituzioni locali, ma con orgoglio possiamo affermare che “Messina ce la farà” ma ciascuno deve recuperare la responsabilità del proprio ruolo nell’ottica dell’interesse superiore della comunità. Altri sacrifici sono dinnanzi a noi ma con la giusta concertazione e con il supporto della Giunta Regionale possono essere affrontati nella prospettiva della soluzione di tanti problemi lasciti sul tappeto dai limiti della politica di questi ultimi anni. Il Partito Democratico ha fatto la sua parte. Di stimolo e di sostegno alle Istituzioni a Messina e a Palermo. Un ruolo fondamentale è stato svolto dall’Assessore Regionale, Nino Bartolotta: un essenziale lavoro di raccordo con la Presidenza. Determinanti i nostri consiglieri comunali che, manifestando cultura di governo, hanno sostenuto l’azione del Commissario Straordinario assumendosi responsabilità di fronte ai disastri che altri avevano determinato. Ringraziamento ai consiglieri comunali tutti che hanno consentito di scongiurare il fallimento del Comune. Adesso bisogna avere il coraggio di cambiare radicalmente le cose. Guardiamo avanti. Lo faremo attraverso il lavoro della Conferenza Programmatica Cittadina che metterà a sistema idee e progetti per un rilancio vero e profondo di Messina.

Giuseppe Grioli, Segretario Cittadino PD

Grioli a Crocetta: strumenti straordinari per evitare il dissesto

Il Segretatio del PD di Messina scrive a Crocetta: “il governo siciliano apra un confronto con il governo nazionale per dotare i comuni a rischio dissesto di strumenti adeguati per scongiurare il fallimento”. Servono risorse economiche ma servono anche strumenti adeguati per affrontare il futuro.

Come annunciato nei giorni scorsi, il segretario cittadino del Pd di Messina ha lanciato un appello al Presidente della Regione proponendo modifiche al Decreto “salva comuni” per rendere praticabile il piano di riequilibrio per i Comuni strutturalmente deficitari. Nella lettera che viene inviata anche ai segretari nazionali e regionali del PD Bersani e Lupo si chiedono misure straordinarie che vanno dalla proroga della sospensione delle procedure esecutive (pignoramenti) intraprese nei confronti degli enti almeno per i sei mesi successivi all’approvazione del Piano di riequilibrio finanziario, all’estensione del piano di rientro da 5 a 7 anni per mitigare l’impatto sui servizi ai cittadini. Si propone inoltre la sospensione per un periodo limitato delle azioni di garanzia sugli immobili al fine di consentire la vendita di cespiti non necessari allo svolgimento delle finalità degli enti in modo da assicurare la liquidità ai comuni. Il contenzioso dei comuni è la vera emorragia si legge nella lettera e pertanto si ipotizza  di costituire presso i Comuni un fondo rischi per agevolare la gestione dinamica del contenzioso e premiare o penalizzare i dirigenti a seconda dei risultati raggiunti nel diminuire il contenzioso. Infine si chiede la sospensione della norma recepita di recente da una direttiva dell’ Unione Europea relativa ai ritardi di pagamento. I comuni che devono affrontare il piano di riequilibrio sono esonerati dal rispetto di tale norma che prevede a partire dal trentesimo giorno di ritardo di un pagamento il maturare d’interessi moratori. I comuni non sono in grado di pagare i fornitori in tempo e per questo occorre metterli al riparo da ulteriori interessi da pagare.

Quelle proposte nell’appello sono misure straordinarie, giustificate dalla eccezionalità della situazione. I comuni devono diventare virtuosi e gli amministratori vanno responsabilizzati.

Il Pd intende lavorare fino alla fine per evitare il fallimento del Comune di Messina e nella lettera s’invoca un impegno forte di Crocetta al quale Messina ha tributato grande fiducia.

IL TESTO DELL’APPELLO E LE PROPOSTE DEL PD

Casa Serena. La crisi non pesi sui più deboli

La Segreteria Cittadina del Partito Democratico sente il bisogno di intervenire in merito all’annunciata chiusura di Casa Serena.

Sin dall’insediamento del Commissario Straordinario, Luigi Croce, abbiamo manifestato l’intenzione di collaborare e cooperare al delicato compito di transitare il Comune di Messina in questa fase emergenziale.

Non possiamo tuttavia rinunciare a esprimere i nostri valori di riferimento: giustizia sociale, solidarietà e attenzione agli ultimi.

Per questo riteniamo assolutamente inopportuno l’annuncio della chiusura di Casa Serena per l’impatto sociale che questa scelta avrebbe sui numerosi anziani che usufruiscono dei servizi e, allo stesso tempo, sui  lavoratori che quei servizi erogano, da anni.

Occorre attivare ogni sforzo per adeguare la struttura alle prescrizioni normative, perseguendo soluzioni innovative anche con il coinvolgimento di privati, e se necessario apportare le opportune modifiche alle modalità gestionali ed organizzative ma in evitare assolutamente di smantellare l’ennesimo presidio di welfare locale.

Ribadiamo la necessità di confronto su temi di questa rilevanza, attraverso la concertazione, strumento privilegiato di governo nelle fasi complesse, affinché l’impegno delle istituzioni e di tutte forze sociali, politiche e sindacali possa evitare che lo squilibrio economico di Palazzo Zanca pesi ulteriormente sulle categorie sociali già gravate dalla crisi socio-economica in atto.

Il rigore dei tagli agli sprechi deve accompagnarsi all’equità sociale per gettare le basi per un progetto di sviluppo della città di Messina.

 

 

Messina 17 Novembre  2012

 

Segretario Cittadino PD Messina

Giuseppe Grioli

Emergenza Messina, il PD al fianco di CGIL, CISL, UIL

Il Partito Democratico di Messina aderisce alla manifestazione indetta da CGIL, CISL e UIL il 10 novembre finalizzata a coinvolgere i cittadini messinesi e le istituzioni sul tema della gravissima crisi economica del Comune di Messina e più in generale sulla situazione economica della Città.

E’ necessario che le forze politiche sane della città si impegnino da una parte per evitare il dissesto del Comune che avrebbe ricadute drammatiche su tutti i cittadini, e dall’altra per mettere sul tavolo del Governo nazionale una “vertenza Messina” che riunisca tutte le situazioni di crisi presenti oggi sul territorio provinciale e le affronti in modo organico.

Il Partito democratico si accinge ad assumere impegni di governo a livello regionale e si candida a guidare il Comune e la Provincia di Messina, in questa nuova ottica si impegna ad affrontare e, per quanto possibile risolvere, i problemi della città e della provincia.

Messina lì, 8 novembre 2012

Il Segretario Provinciale         Nino Bartolotta

Il Segretario cittadino             Giuseppe Grioli

Partiamo dall’Emergenza Messina

Buon Lavoro, Presidente!

Partiamo dall’emergenza Messina.

La città che ha espresso, con forza e convinzione, sostegno al nuovo corso della politica siciliana vive un momento di grande difficoltà.

Messina è chiamata a risollevarsi da un disastro. La crisi economico-finanziario del Comune e delle aziende collegate rischia di bloccare la città. La tensione sociale e le difficoltà dei servizi essenziali sono un dato inequivocabile degli ultimi giorni.

Nonostante tutto la maggioranza dei messinesi si è recata alle urne scegliendo il cambiamento. Un ennesimo investimento di speranza rispetto ad un calo generalizzato della fiducia nella capacità della politica di affrontare i problemi dei cittadini.

Rosario Crocetta ha già incontrato il Commissario Luigi Croce, in campagna elettorare, manifestando vicinanza alla comunità messinese.

Adesso il Presidente Rosario Crocetta ha di fronte l’emergenza Messina nella sua complessità.

Siamo certi che, insieme alle forze politiche responsabili, Rosario Crocetta saprà dare tutto il sostegno politico ed istituzionale perchè Messina eviti di cadere nel baratro.

Giuseppe Grioli

Accanto ai lavoratori di Caronte & Tourist

Il Partito Democratico di Messina esprime solidarietà ai lavoratori dipendenti di Caronte&Tourist S.p.a. che stanno portando avanti una vertenza sindacale tesa a difendere il proprio diritto al lavoro ed al salario. In un momento di crisi economica profonda che sta colpendo anche il settore della navigazione sullo Stretto non può valere la logica del profitto e dei tagli al costo del lavoro  ma deve prevalere la logica del dialogo e della trattativa aperta ad un confronto alla pari azienda-lavoratori. La crisi e la riduzione di traffico non può pesare solo sulle spalle dei lavoratori. Abbiamo assistito a numerosi scioperi proclamati anche singolarmente dalle sigle sindacali ai quali ha aderito quasi tutto il personale, questo dovrebbe suggerire  alla società di navigazione un atteggiamento di apertura alle rivendicazioni dei lavoratori ed alle esigenze di una città che non può più permettersi di perdere neanche un posto di lavoro. Messina non ha bisogno di altre tensioni sociali e per questo la concertazione deve essere privilegiata rispetto alla contrapposizione. Auspichiamo una ripresa del dialogo da parte di  un’azienda che oggi deve dimostrare alla città una maggiore solidarietà. I cittadini hanno sopportato negli anni aumenti consistenti dei costi di attraversamento dello stretto e costi indiretti dovuti all’attraversamento dei tir, oggi è arrivato il momento in cui la società di navigazione deve compiere ogni sforzo per assicurare livelli occupazionali e salari. Il PD seguirà con attenzione la vertenza nell’interesse dei lavoratori.

Il Segretario Cittadino del PD
Giuseppe Grioli

“Rifiuti Zero” modello da seguire

Siamo alla vigilia dell’emergenza rifiuti e dobbiamo trovare una soluzione per scongiurare il blocco della raccolta. Dobbiamo pensare a come superare l’emergenza per imprimere alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti un radicale cambiamento. Oggi bisogna trovare le risorse per gli stipendi dei lavoratori di Messinambiente ma dobbiamo costruire un sistema radicalmente diverso incentrato sulla raccolta differenziata.

Le proposte che il PD porta avanti dal 2009 sono state inascoltate dall’amministrazione comunale che con pervicacia è andata avanti trascinando un sistema che non sta più in piedi economicamente, che non è compatibile con le prescrizioni di legge e lontano dagli standard qualitativi di un servizio moderno.

Oggi si rende complicata la trasformazione del gestore da società pubblica a società mista in quanto Messinambiente è gravata di circa 50 mln di euro di debiti grazie soprattutto al mancato riconoscimento dei crediti da parte dell’ATO 3. Avevamo insistito sulla gara per scegliere  il socio privato del gestore al fine di assicurare investimenti e risorse per il rinnovo dei mezzi e la realizzazione degli impianti. Oggi quella prospettiva si rende complicatissima. Bisognerà cercare altre strade.

Ribadiamo la necessità di eliminare la dipendenza dalla discarica di Mazzarrà S.Andrea che costa più di 10 mln di euro l’anno al Comune di Messina . Per fare questo bisogna organizzare il servizio attraverso la raccolta porta a porta spingendo al massimo possibile la raccolta differenziata e contestualmente realizzare gli impianti a Messina per la separazione dei rifiuti che nella fase transitoria rimarrebbero indifferenziati (differenziata a valle).

La teoria “Rifiuti Zero” richiamata nei giorni scorsi dal suo autore nel corso di una partecipata iniziativa, è certamente il modello ideale da seguire, una strategia che deve coinvolgere tutti i settori della società da quelli produttivi, a quelli commerciali, artigianali, dalle istituzioni  ai cittadini, una strategia che richiede comunque dei tempi per la sua entrata a regime. Oggi abbiamo bisogno di passare da un modello emergenziale ad un modello come quello indicato dalla teoria “rifiuti zero” che ci porti ad un cambiamento di abitudini dei cittadini, delle istituzioni, e delle imprese.

C’è una transizione che va governata e non sarà una breve transizione.

Il Segretario Cittadino del PD
Giuseppe Grioli